Giliana Berneri

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Giliana Berneri (Florence, 3 octobre 1919 - Paris, 19 juillet 1998), est une anarchiste italienne, fille de Camillo Berneri et de Giovanna Caleffi et sœur de Marie Louise Berneri.

Biographie

Giliana Berneri avec sa mère Giovanna Caleffi (au centre et à sa droite) et sa sœur Marie Louise.

Giliana Berneri naît à Florence le 3 octobre 1919. Elle est la fille de Giovanna Caleffi et de Camillo Berneri et la sœur de Marie Louise, trois figures importantes de l'anarchisme italien et européen en général. Au moment de sa naissance, son père, Camillo Berneri, est un militant anarchiste, quand il rentre chez lui, ils commencent à bouger de ville en ville.

Les persécutions fascistes et l'exil en France

En 1926, les persécutions fascistes deviennent de plus en plus fréquentes, et son père persécuté par le régime à causes de ses idées est contraint de fuir en France, où il est rejoint par sa femme, Giovanna Caleffi et ses deux filles, Marie Louise et Giliana. Petit à petit, toute la famille s'installe à Saint-Maure-des-Fossés (Val-de-Marne). Là-bas, en 1933, Giovanna ouvre une droguerie (au 20 rue de Terre-Neuve), qui servira un temps de refuge sûr pour les anarchistes fugitifs italiens, qui permet à la famille de survivre financièrement. Grâce à cette petite activité, les deux filles Berneri réussissent à étudier et à rester actives culturellement parlant.

En juillet 1936, son père part pour la Catalogne, en Espagne, pour participer à la Révolution espagnole qu'ils suivent avec intérêt. L'intention de Camillo Berneri est de constituer une colonne italienne. L'OVRA (Organizzazione di Vigilanza e Repressione dell'Antifascismo, Organisation de vigilance et de répression de l'antifascisme, la police secrète du régime fasciste italien de Mussolini) signale Giliana comme une activiste engagée dans la levée de fonds pour les révolutionnaires espagnols dans la volonté d'un fuoriuscitismo[1] antifasciste italien (en collaborant avec Giustizia e Libertà[2]). La mort de Camillo le 5 mai 1937 est un bouleversement dramatique dans la vie de Giliana et de Marie Louise et de leur mère Giovanna. Mais la douleur est plus intense pour Giliana qui doit être internée dans la clinique Les Ormeaux de Saint-Gervais-les-Bains (Haute-Savoie).

Se remettant de la douleur, Giliana s'emploie en 1939 à libérer Ernesto Bonomini, un anarchiste détenu dans le camp d'internement de Rieucros, à Mende (Lozère), qu'elle aide à fuir aux USA. La même année, elle est signalée dans la Rubrica di frontiera (Rubrique des frontières) comme « anarchiste à arrêter. »

Il dopo guerra

Camillo Berneri, padre di Giliana

Terminata la terribile dittatura fascista e finita la guerra, Giliana, la madre e il suo nuovo compagno Cesare Zaccaria partecipano a a Carrara (15-19 settembre 1945) al congresso costitutivo della Federazione Anarchica Italiana [3].

Giliana è elemento di rilievo nel movimento anarchico francese negli anni 1940-1950, stimata e considerata da tutti i compagni non solo per il suo cognome, ma soprattutto per la capacità dialettica e il suo tono pacato e rassicurante. Giliana rifiuta cariche all’interno del movimento, pur facendo parte attiva nel "gruppo 5ème Arrondissment", divenuto poi "gruppo Sacco e Vanzetti" e infine "gruppo Kronstadt".

Intanto nel 1946 Giliana si laurea in medicina a Parigi, specializzandosi in pediatria prima in psicanalisi poi, ed esercitando la professione di medico fino al 1989. In qualche modo Giliana realizza quello che era uno dei tanti interessi del padre, portando avanti una vera e propria tradizione familiare:

«Non ho studiato medicina per un complesso di circostanze che me lo ha impedito, ma quasi tutta la mia cultura, che è più medica di quella che immagini, è biologica, fisiologica e psichiatrica. (Da anni sto studiando problemi di psicologia anormale). Quella della medicina è anche una tradizione di famiglia. Mio bisnonno, mio nonno, mio zio e una mia cugina sono stati e sono medici: quattro generazioni, dunque» (Camillo Berneri a Niccolò Converti)[4]

Nonostante la caduta del regime fascista, la polizia "democratica" italiana continua seguire i movimenti di Giliana: nel 1948, nonostante abbia già conseguito la cittadinanza francese da un anno, il suo schedario riporta: «non ha dato più notizie di sé e si crede si trovi all’estero».

Dopo la prematura morte della sorella Maria Luisa, avvenuta nel 1949, Giliana si adopera per un certo periodo con la madre per la costituzione e la gestione di quella che verrà chiamata «Comunità Maria Luisa Berneri», una colonia estiva per i figli e le figlie degli anarchici italiani, nata per ricordare Maria Luisa.

L'11 marzo 1950, dopo 5 anni di convivenza, si sposa con Serge Senninger, ex comunista convertitosi all’anarchismo nel 1944 in occasione di una sua partecipazione ad una conferenza anarchica di «War Commentary», tenutasi a Londra presso la sede di «Freedom Press» (in quest'occasione conosce Maria Luisa Berneri, la quale poi in seguito, a Parigi, gli presenterà Giliana), faceva parte del Comité National con la carica di segretario generale e dell’Ufficio Propaganda. Dal loro matrimonio nasceranno Hélène (1950) e Franck (1955).

Conflitti interni all'anarchismo francese

In Francia partecipa a numerose iniziative e conferenze insieme a vari intellettuali, tra i quali Albert Camus e Georges Brassens, e collabora al giornale «Le Libertaire» (fondato da Louise Michel e Sébastien Faure nel 1895, dal 1944 organo della Fédération anarchiste e dal 1953 organo della Fédération Communiste Libertarie).

Giliana, insieme a Georges Fontenis, partecipa nel 1950 alla fondazione, all’interno della Fédération anarchiste, dell’Organisation Pensées et Battailles, con lo scopo di ricordare l’opera di Camillo Berneri. Entrambi comunque condividono l’idea che gli anarchici possono facilmente incontrarsi con le aree più genuine del movimento comunista, rifiutando l’autoritarismo stalinista.

Al congresso della Fédération anarchiste (23-25 maggio 1953), la deriva autoritaria porta ad una frattura interna e alla nascita della Fédération Communiste Libertarie. I cinque membri del "gruppo Kronstadt" si schierano tanto contro la Fédération anarchiste quanto contro l’Organisation Pensées et Battailles e vengono espulsi da entrambi i gruppi. Giliana pensa che tutto ciò sia stata una manovra per sostituire il pensiero del padre con quello di Georges Fontaines.

Fine della militanza anarchica

Profondamente delusa per quanto accaduto all'interno del movimento anarchico francese, prosegue la militanza nel "gruppo Kronstadt" sino al suo trasferimento a Montreuil-sous Bois, poi sceglie di abbandonare definitivamente l'attivismo anarchico.

Giliana continua a mantenere rapporti epistolari con un ristretto gruppo d’amici e compagni. Nel 1962, la morte della madre la segna profondamente ed il dolore provato si va ad aggiungere a quelli già patiti per la morte del padre e della sorella Maria Luisa. A questo punto sceglie di donare tutta la sua documentazione in suo possesso (frutto dei lasciti di padre e madre) ad Aurelio Chessa, il quale pian piano costituirà l'importante Archivio Chessa-Berneri [5].

Morta il 19 luglio 1998 a Parigi dopo una grave malattia, Giliana Berneri riposa presso il cimitero di Saint-Laurent-Nouan.

Bibliografia

  • Berneri Giliana, in Dizionario Biografico degli Anarchici Italiani, I, Pisa, BFS 2003
  • Fiamma Chessa, Le donne di casa Berneri, BAP, n.12, 1999

Voci correlate

Note

  1. Terme italien que l'on pourrait traduire par exilisme politique et qui désigne un ensemble d'activités et d'initiatives pratiquées par les exilé(e)s politiques qui donnent vie à une opposition au gouvernement qui les a banni.
  2. En français Justice et Liberté, mouvement politique italien créé à Paris en 1929 par un groupe d'exilés antifascistes.
  3. Archivio FAI
  4. da "CentroStudiLibertari", bolletino n° 12
  5. Archvio Berneri-Chessa

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